Aprire o non aprire un e-commerce: la nostra guida (parte I)
aprire o non aprire un e-commerce

Alzi la mano chi non ha mai sognato di vendere di più.

In questo articolo ti spiegheremo come aprire un e-commerce può aiutarti a trasformare in realtà questo sogno e quali sono i primi passi che devi compiere per avviare un negozio online di successo.

Ora alzi la mano chi non è mai stato assalito dal dubbio: aprire un e-commerce porterà o non porterà i frutti desiderati? Anche su questo cercheremo di fare chiarezza, perché, se è vero che vendere online è una grande opportunità, rimane pur sempre una grande sfida, che va affrontata con la giusta consapevolezza e la preparazione necessaria.

Ma andiamo con ordine.

Capitolo I

Il trend delle vendite online in Italia continua a crescere. Perché?

Diverse ricerche, tra cui quella presentata da Casaleggio Associati in occasione del convegno l’E-commerce in Italia 2015, mostrano come le vendite derivanti dall’attività di commercio elettronico siano in continuo aumento nel nostro Paese, nonostante la recessione economica.

A favorire questo trend ci pensano smartphone e tablet, che rendono l’accesso alla rete Internet più facile e diffuso. Gli acquisti da mobile hanno infatti un peso sempre maggiore sul totale dei ricavi derivanti da e-commerce, tanto che per questo settore di vendita si parla oggi di Mobile Commerce.

Del resto i grandi marketplace come Amazon ed eBay vengono sempre più spesso utilizzati come dei “motori di ricerca” dei prodotti desiderati: sul sito o direttamente dalla app di questi veri e propri centri commerciali virtuali, chi deve acquistare può aggirarsi liberamente per confrontare caratteristiche, prezzi e persino le recensioni dei venditori da parte di altri utenti.

Seppure il mondo dell’e-commerce in Italia sia ancora ben distante dai livelli raggiunti nei principali mercati occidentali, siamo chiaramente di fronte a una rivoluzione del comportamento sociale del consumatore: il commercio elettronico si sta indissolubilmente legando a quello tradizionale, a causa di una tendenza all’acquisto sempre più consapevole e informato.

Non è infatti raro oggi che il cliente entrato in un negozio si sia già informato in rete su quale sia il prodotto più adatto alle sue esigenze, o, viceversa, che il cliente sia portato ad entrare in negozio per “toccare con mano” un prodotto che andrà successivamente a cercare online al miglior prezzo disponibile.

Quali sono allora i motivi che spingono ad acquistare online?

Comodità di utilizzo, ampia scelta, prezzi vantaggiosi, velocità e precisione nella consegna, recensioni dei prodotti sono i punti chiave che fanno propendere il consumatore per l’acquisto in un sito e-commerce.

Nel prossimo capitolo affronteremo questi aspetti uno per uno, ma dalla prospettiva dell’azienda che vuole investire in questa opportunità di espansione del business decidendo quindi di aprire un e-commerce. Se infatti è semplice e intuitivo comprendere i motivi di soddisfazione (o insoddisfazione) di un cliente che ha acquistato online, non sempre è chiaro come debba essere gestita l’attività di e-commerce B2C (business to consumer) per rendere soddisfatto il cliente e fare in modo che questa stessa attività risulti conveniente per entrambe le parti.

Siete d’accordo? Seguite la nostra guida!


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